Una folla che la chiesa non è riuscita a contenere ha partecipato al funerale di Francesco Caruso, morto a 22 anni per le conseguenze delle ferite riportate nell’incidente verificatosi il 20 aprile a Taormina, sulla Statale 114.
La cerimonia religiosa ha avuto inizio alle 15.30 in una chiesa di San Giuseppe gremita, con tanta gente in piedi; è stata seguita in un composto silenzio, anche da tutti quelli che non sono riusciti a entrare e si sono dovuti fermare fuori, tra i marciapiedi della via Vittorio Emanuele e la piazza Francesco Durante. È stata officiata dall’amministratore parrocchiale, Nicola Antonuccio, che nell’omelia ha ammesso la difficoltà di rompere il silenzio in un’occasione così particolare. Ha raccontato di non avere avuto il tempo di conoscere Francesco, ma di essere rimasto colpito dalle testimonianze sentite, e si è voluto rivolgere a lui direttamente, in un dialogo immaginario tra giovani, anche per invitarlo a dare ai suoi genitori la forza per andare avanti.
Il sindaco, Alessandro Costa, ha condiviso una notizia importante, raccontando che a sua moglie, fioraia, è giunta la richiesta di preparare un omaggio per il funerale da parte di un familiare di uno dei pazienti che hanno ricevuto gli organi donati da Francesco, le cui condizioni di salute sono già migliorate.
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