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Giampilieri, caso in sospeso tra la Regione e il Comune di Messina

Una grande risorsa da utilizzare. I tre edifici di via I Ottobre: i giovani ne chiedono la fruizione. E il sindaco: faremo chiarezza

Tre edifici pubblici chiusi accanto alla piazza principale della comunità, da mettere parzialmente in sicurezza e, soprattutto, da riaprire e da rendere di fruizione pubblica. Là dove c’è una popolazione vitale, che da anni si aggrega all’aperto ma che non dispone di spazi coperti.
Già presentata così, la questione dei tre edifici di via Primo Ottobre (ex via Vallone) di Giampilieri manifesta tutta la sua importanza sociale e umana per la vita di un borgo collinare storico come quello dell’estremo confine sud di Messina. Se poi si riflette, com’è doveroso fare, sul fatto che questi tre edifici abbandonati e chiusi sorgono proprio nel cuore dell’abitato nel quale, durante l’alluvione del 2009, sono morte 17 persone, quell’importanza si carica ancor più di dovere e di significato. Su tutto questo l’associazione sportivo-dilettantistica-culturale e ricreativa Giamplieri 2.0, dal 2017 l’erede giovane del Comitato Salviamo Giampilieri, si è confrontata in modo costruttivo con il sindaco Federico Basile e l’assessore alla protezione civile Massimiliano Minutoli.

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