Sensibilmente ridimensionato il quadro accusatorio originario nei confronti di due imputati inizialmente accusati, in concorso tra loro, dei reati di estorsione aggravata e lesioni gravi nei confronti di un venditore ambulante di Furnari, ritenuto un concorrente sleale, in quanto aveva “osato” allestire una bancarella provvisoria ambulante di frutta e verdura. Una bancarella che all'occorrenza il suo titolare spostava tra quartieri di Furnari e della frazione Tonnarella. Una vicenda che risale alla mattinata del 7 novembre 2022 e che aveva generato all'epoca dei fatti una ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell'indagato Domenico Cernuto al quale si contesta la recidiva generica. Ieri il Gip del Tribunale di Barcellona Antonino Orifici, escludendo, sulla base degli atti d'indagine, l'iniziale ipotesi di reato di “estorsione aggravata” contestata in concorso ai due imputati, sulla base delle fonti di prova acquisite, ha disposto il rinvio al giudizio, limitatamente al delitto di lesioni, sussistendo, alla luce delle stesse, ragionevoli previsioni di condanna. Ad essere stati rinviati a giudizio per l'udienza del prossimo 15 maggio, dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Barcellona, per rispondere limitatamente al solo reato di “lesioni gravi” in concorso tra loro, il commerciante di ortofrutta, Domenico Cernuto, 33 anni di Furnari, difeso dall'avvocato Pinuccio Calabrò e dall'avvocata Florinda Duci; ed il suo presunto complice, Salvatore Genovese, 48 anni, di Mazzarrà Sant'Andrea, difeso dall'avvocato Carmelo Cicero. La vittima, un venditore ambulante di Furnari, Francesco Mazzeo, nel procedimento si è costituito parte civile con l'avvocato Giovanni Pino. I due imputati che nel processo dovranno rispondere in concorso di lesioni gravi, in quanto, nella mattinata del 7 novembre 2022, Francesco Mazzeo, dopo aver subito il danneggiamento con un furgone della sua bancarella, sarebbe stato aggredito dai due imputati «con calci e pugni all'altezza del volto e dei fianchi, cagionando alla vittima lesioni personali, quali “poli contusioni, trauma cranico non commotivo, regione frontoparietale, e frattura di costole», da cui derivava una malattia nel corpo guaribile in 40 giorni. In particolare Domenico Cernuto non sopportava la concorrenza ritenuta sleale del venditore ambulante, indicato come abusivo e per questo già qualche anno prima aveva aggredito la vittima, picchiandolo e danneggiandogli le merci e la bancarella di fortuna che l'uomo aveva allestito. La storia si è ripetuta il 7 novembre 2022. Questa volta la vittima ha trovato la forza di recarsi in caserma e raccontare ai carabinieri sia la precedente aggressione e l'ultima, feroce, nella quale l'uomo è stato picchiato selvaggiamente e ha subito la devastazione delle cassette di frutta e verdura solo perché aveva “osato” vendere sul territorio di Furnari le sue merci facendo concorrenza al violento aggressore che con prevaricazione lo perseguitava come se fosse il padrone del territorio comunale.