A seguito dell'opposizione alla richiesta di archiviazione delle indagini sulla morte di Aymen Serti, il ragazzo di 16 anni di origine marocchina, morto tra le fiamme nella serata del 16 febbraio 2023, nel piazzale Italia '90 di Merì, presentata dai legali dei familiari della vittima che non credono all’ipotesi di suicidio, il giudice delle indagini preliminari Giuseppe Caristia, al termine dell'udienza camerale tenutasi ieri in Tribunale, sciogliendo poche ore dopo la riserva, ha disposto un supplemento di indagine. Il gip ha consentito ulteriori accertamenti investigativi di tipo tecnico e scientifico su reperti oggetti di sequestro e sui telefonini delle persone che avevano avuto contatti con il giovane studente nei giorni e nelle ore precedenti alla sua tragica morte. A presentare l’istanza per conto della famiglia erano stati gli avvocati Tommaso Calderone e Carmelo Monforte. L'inchiesta, così come anche il supplemento d'indagine allo stato è contro ignoti. Il gip Caristia, nello specifico ha indicato al pubblico ministero lo svolgimento di ulteriori indagini assegnando come termine, considerato il carico dell'ufficio della Procura, altri sei mesi di tempo. LeggLeggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina