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Spaccio a Torregrotta, interrogatori al via

L’inchiesta della Procura di Messina e dei carabinieri sfociata in dodici arresti

La nuova inchiesta sul narcotraffico sull’asse Messina-Torregrotta approda alla fase degli interrogatori di garanzia. Eseguite le tredici ordinanze di custodia dai carabinieri, adesso è l’ora del confronto col gip. Domani, alle 10, nella casa circondariale di Gazzi, davanti al giudice Riccardo D’Andrea, dovranno comparire Concetta Andaloro, 73 anni; Giuseppe Di Blasi, 34 anni; Filippo Iannelli, 40 anni; Roberto Papale, 43 anni. A seguire, alle 12, si confronteranno con il giudice per le indagini preliminari e la sostituta della Dda titolare del fascicolo, Antonella Fradà, Salvatore Minutoli, 40 anni; Francesco Spadaro, 47 anni; Roberto Duchino, 45 anni. I sette sono destinatari della misura di massimo rigore, mentre il pool di difensori è composto dagli avvocati Tancredi Traclò, Alessandro Trovato, Rita Pandolfino e Salvatore Silvestro. Successivamente, toccherà sottoporsi a interrogatorio a Salvatore D’Amore, 53 anni; Concetta Maestrale, 49 anni; Antonino Papale, 42 anni; Maurizio Papale, 55 anni; Damiano Rizzo, 27 anni (ai domiciliari).
I carabinieri della Compagnia di Milazzo individuano un sodalizio attivo nella compravendita di cocaina, crack e hashish, droga smerciata – stando all’impianto accusatorio ricostruito nell’ordinanza del gip Pugliese – da Salvatore D’Amore, nonostante sia agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Torregrotta. Proprio qui s’ipotizza la presenza di una piazza di spaccio.

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