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Ex discarica di Mazzarrà Sant’Andrea, s’inasprisce lo scontro: sarà il Tar l’arbitro del braccio di ferro

È stato impugnato davanti al Tar di Catania il decreto con cui l’assessorato al Territorio e ambiente lo scorso 1 febbraio ha, a sua volta, annullato il decreto del 7 ottobre 2022, con cui era stata espressa la valutazione di impatto ambientale positiva (Via) per il progetto del polo impiantistico. L’iter autorizzativo fu avviato il 16 marzo 2021).
La Srr Messina-Provincia intende realizzare l’impianto nella confinante contrada Zuppà, sostituendola con una nuova Via «esclusivamente per la realizzazione degli interventi di ammodernamento degli impianti di trattamento del percolato e di recupero energetico del biogas e l’esercizio degli stessi impianti per il trattamento dei flussi provenienti esclusivamente dall’adiacente discarica». Interventi «necessari e funzionali» alla sua messa in sicurezza e «non procrastinabili» e al «superamento delle criticità ambientali connesse all’attuale stato della suddetta discarica».
A proporre il ricorso è stata la “Biowaste CH4 Mazzarrà”, società partecipata al 100% dalla Asja Ambiente Italia, la multinazionale dell’energia che il 26 novembre 2020 si era aggiudicata la gara bandita dalla Srr alla quale la stessa Biowaste è subentrata come concessionaria il 29 gennaio 2021.

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