Il rapporto tra Comune di Taormina e Azienda servizi municipalizzati ha offerto spesso colpi di scena, soprattutto nell’eterna vicenda della definizione dei rapporti dare-avere, ma a quanto pare le sorprese non sono destinate a finire.
La “caccia” agli evasori condotta da Palazzo dei Giurati ha infatti portato ad avere come preda proprio la Municipalizzata che si occupa di trasporto pubblico locale e altri servizi, beccata per non aver ottemperato ai propri doveri.
L’Area Economico-Finanziaria del Comune ha infatti scoperto che l’azienda non ha pagato la tassa rifiuti legata all’utilizzo degli immobili per gli anni 2021 e 2022 e il 29 dicembre ha inviato due accertamenti per un importo complessivo di 120.638 euro. Un importo che Asm ha giudicato elevato per riuscire a pagarlo in un’unica soluzione e così ha presentato una richiesta di rateizzazione della somma, che è stata accolta dal Comune a condizione che in tempi brevi fosse versato un acconto del 20% del dovuto, pari a 24.127 euro, come previsto dal regolamento delle entrate comunali approvato lo scorso luglio.
E così ieri il direttore generale di Asm, Giuseppe Bartorilla, ha firmato la determina per il versamento dell’acconto, autorizzando gli uffici contabili all’emissione del mandato di pagamento. Una volta incassate le somme, il Comune di Taormina provvederà ad emettere un apposito piano di ammortamento con i singoli importi dovuti e le relative scadenze in modo da recuperare il credito dalla propria Municipalizzata, come specificato dalla responsabile dell’Area Economico-Finanziaria Angela La Torre.
Una... “distrazione” degli uffici Asm che non è sfuggita all’attività di contrasto all’evasione intensificata negli ultimi mesi a Palazzo dei Giurati. L’azienda sta avviando nell’ultimo periodo anche una verifica interna e lo scorso dicembre ha affidato un incarico alla commercialista Loredana Scrivano, di Randazzo, per il servizio di assistenza fiscale, tributaria e di supporto alla redazione del bilancio di esercizio per un periodo di tre anni, fino al 2027, per una spesa complessiva di 68.400 euro, oltre cassa e Iva, corrispondente ad un compenso mensile di 1.900 euro.
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