Il sostituto procuratore generale Felice Lima ha chiesto ai giudici della Corte d’appello la conferma delle condanne nel processo dell’operazione “Montanari” su un giro di droga tra Messina, Milazzo e Barcellona Pozzo di Gotto. Al vaglio dei giudici uno dei filoni dell’inchiesta sulla riorganizzazione di Cosa nostra barcellonese condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Messina e sfociata nel blitz dei carabinieri nel febbraio 2022 che aveva coinvolto circa 80 persone. Al vaglio dei giudici della Corte d’Appello il filone relativo ai reati legati al narcotraffico. In primo grado il processo si era concluso con tredici condanne e cinque assoluzioni. Si è adesso arrivati al processo d’appello che si avvia verso le ultime battute. Nell’udienza di ieri il sostituto pg Felice Lima ha concluso il suo intervento chiedendo la conferma della sentenza di primo grado lasciando alla corte la valutazione di pene più eque rispetto alle singole posizioni. Nel corso dell’udienza sono state accolte anche due richieste di concordato, la prima per Tommaso Pantè, alla pena di 10 anni e 10 mesi e la seconda per Gabriele Abbas alla pena di 8 anni e 6 mesi. La Corte d’Appello, presieduta dal giudice Antonino Giacobello e composta dai giudici Luana Lino e Carmine De Rose, ha quindi rinviato il processo alla prossima udienza prevista per il 29 aprile per gli interventi degli avvocati difensori. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina