Vulcano, la pozza dei fanghi può rinascere. In estate la possibile apertura del laghetto termale
Già dalla prossima estate potrebbe tornare ad essere fruibile il laghetto termale di Vulcano, nelle Eolie, noto come “La pozza dei fanghi”. Sono passati più di quattro anni da quando il laghetto termale fu sequestrato a seguito di alcuni controlli. Il gup Giuseppe Sidoti, del Tribunale di Barcellona, ha autorizzato i lavori di ripristino dei luoghi alla Geoterme, società che lo ha gestito per decenni. È stata accolta l’istanza, in un primo tempo rigettata, dell’avvocato Saro Venuto. I lavori sono già pronti a partire. Verranno rimosse le opere eseguite a suo tempo abusivamente, senza le necessarie autorizzazioni e permessi di costruire. Si procederà, nel dettaglio, ad intervenire sui cordoli della vasca Castrogiovanni, sui massi ciclopici e sui muretti e nello spostamento dei bagni chimici. Intanto è stato nominato come nuovo custode il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, che è subentrato al vigile urbano Sergio Li Volsi trasferito in un altro comune. La mancanza di un custode, per un certo periodo, ha creato un via vai di persone, specie la scorsa estate, che entrava nel sito indisturbata. Il 21 marzo, sempre a Barcellona, vi sarà l’udienza di giudizio abbreviato. Gli imputati sono: l’amministratore e il presidente della Geoterme Gustavo Conti e Lino Ferlazzo e il tecnico Emanuele Carnevale. Dopo l’esecuzione dei lavori di ripristino verrà richiesto il dissequestro dell’area che quindi potrebbe a breve tornare ad essere fruibile. La chiusura del sito della pozza dei fanghi ha determinato negli ultimi anni una grande crisi economica per l’isola di Vulcano, in quanto insieme ai crateri rappresenta uno dei punti più visitati dai turisti. Migliaia di villeggianti vi si recavano per i benefici terapeutici che ne derivavano. Un richiamo, specie nella bassa stagione. L’ipotesi di una riapertura del laghetto termale sarebbe una bella boccata di ossigeno per l’isola dopo la crisi vulcanica appena terminata. La notizia, ovviamente, ha fatto gioire gli isolani, che da anni attendono la riapertura della pozza dei fanghi.