Messina

Sabato 21 Settembre 2024

Messina, si riaccendono i riflettori sul “Grande Acquario dello Stretto”

Il presidente della Commissione Ponte, Giuseppe Trischitta, che sta facendo davvero un lavoro a 360 gradi per coinvolgere più soggetti possibili nella discussione intorno al Ponte e alle opere ad esso collegate, nei giorni scorsi ha convocato in audizione anche il prof. Josè Gambino, docente dell’Ateneo peloritano, e l’avv. Pippo Terranova, artefici dell’idea progettuale del “Grande Acquario dello Stretto”. E si riaccendono, dunque, i riflettori su una delle intuizioni più intelligenti avute nel corso degli ultimi decenni. L’obiettivo, come scritto innumerevoli volte dal nostro giornale, non è quello di realizzare un semplice nuovo Acquario, ma di creare a Messina, città-capitale dello Stretto, un Polo scientifico di rilievo mondiale, dove possano approfondire studi e ricerche i più importanti esperti di Biodiversità marina. E assieme alla parte scientifica, ovviamente c’è anche quella di far di questo Polo un «attrattore territoriale d’eccellenza». La proposta, condivisa dai consiglieri comunali (anche il precedente Consiglio aveva approvato un documento a favore), è quella di inserire questo progetto tra le opere complementari del Ponte. E a spiegarne le ragioni, è stato proprio il prof. Josè Gambino. «La forza di una città – ha detto Gambino durante l’audizione – si misura attraverso la sua capacità di competere nell’arena della globalizzazione. Una competizione vincente consente alla città di rafforzarsi e di innalzare il proprio rango urbano». Messina, secondo Gambino, «deve essere davvero la “città del Ponte” e non la città che viene “scavalcata” dal Ponte». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina

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