Nuovo importante impulso alle indagini sulla morte dell'ex pescatore di contrada Acquitta di Terme Vigliatore, il pensionato di 72 anni Vincenzo “Enzo” Marchese, avvenuta nella prima serata di lunedì scorso, in circostanze che ancora restano misteriose. Ieri, i carabinieri del Ris, il Reparto investigazioni scientifiche di Messina, hanno effettuato un sopralluogo sulla scena del crimine, coordinati dalla sostituta procuratrice Dora Esposito che ha seguito personalmente tutte le fasi dei rilievi scientifici effettuati dagli investigatori specialisti all'interno dell'abitazione dell'uomo e nella piccola corte, pertinenza della stessa abitazione. Dalla stessa casa – che resterà ancora sotto sequestro – nel corso dell'approfondito esame sono stati prelevati dai carabinieri del Ris coadiuvati dai carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Barcellona, “reperti” che saranno esaminati e analizzati successivamente nel Laboratorio scientifico della sede Ris di Messina. Il sopralluogo, eseguito nella tarda mattinata, si è poi spostato nel luogo dove intorno alle 18,30 dello scorso 4 marzo è stato rinvenuto il corpo dell'uomo a torso nudo, a seguito delle ricerche effettuate dai parenti e conoscenti dell'uomo allarmati dopo l’allarme lanciato da un vicino di casa aveva notato l'abitazione del pensionato incustodita, con le luci accese e la porta spalancata. Il settantaduenne – secondo il primo esame esterno effettuato dal medico legale di turno del Distretto sanitario dell'Asp di Barcellona – non avrebbe presentato alcun graffio nonostante lo stesso corpo fosse stato ritrovato adagiato nella parte inferiore della scogliera artificiale in pietra realizzata sul litorale per mitigare il rischio erosione della costa. La vittima, in effetti, dal successivo accertamento del medico legale incaricato dell'esecuzione dell'esame autoptico, già dall'esame esterno della salma presentava una tumefazione alla nuca. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina