Ha fatto rientro ieri nella sua amata Longi, Antonio Araca, vittima del tragico incidente stradale martedì lungo la Statale 115 a Sciacca. La salma del 48enne geometra, la cui autovettura è rimasta schiacciata nella morsa tra due tir alle porte del centro agrigentino dove lavorava, dopo le formalità di rito è stata riconsegnata alla famiglia e, nella serata di ieri, è giunta nell’abitazione in cui viveva assieme alla compagna e alla figlioletta. La cittadinanza longese, da giorni sotto shock, si è stretta attorno ai familiari tutti, così come l’intera comunità dell’hinterland in cui Antonio Araca era molto conosciuto e stimato. Difficile che nel comprensorio ci sia qualcuno che non abbia mai incrociato ed apprezzato il suo dinamismo e la sua passione, che per oltre un decennio sono stati il cuore pulsante della suggestiva attrazione del Parco Avventura, realizzato tra Longi e Galati Mamertino assieme all’ente Parco dei Nebrodi. Un amore per l’ambiente e la natura che lo hanno accompagnato anche in tante altre iniziative, percorsi escursionistici, visite guidate per gruppi turistici e scolaresche e tutte le altre attività attraverso cui riusciva a trasferire il proprio attaccamento al territorio dei Nebrodi, che contribuiva a promuovere e valorizzare con competenza, esperienza e professionalità. L’amministrazione comunale di Longi, guidata dal primo cittadino Antonino Fabio, ha quindi voluto interpretare il sentimento di cordoglio collettivo proclamando il lutto cittadino per domani, sabato 9 marzo, in concomitanza con i funerali che saranno celebrati dalle 14 nella Chiesa di S. Michele Arcangelo nel centro nebroideo.