Era stata fermata alla Rada San Francesco e trovata in possesso di droga trasportata su un pullman proveniente da Roma e diretto a Ragusa Fatou Ceesay, gambiana di 37 anni, ma residente in provincia di Frosinone. Durante il controllo, una pattuglia della Guardia di finanza del Gruppo Messina, con al seguito un’unità cinofila, aveva trovato sotto il sedile accanto al suo una busta di plastica della spesa di colore verdino, contenente una confezione di biscotti Plasmon con all’interno dieci panetti di hascisc, e un’altra scatola di biscotti “Danish dry cake” con dentro dieci panetti della stessa sostanza, per un peso complessivo di due chilogrammi di stupefacenti. La donna fu arrestata e quindi sottoposta a procedimento giudiziario, che adesso ha toccato la tappa della sentenza di secondo grado. La Corte d’appello (presidente Francesco Carmelo Tripodi, a latere Luana Lino e Carmine De Rose) ha ridotto la condanna nei confronti di Fatou Ceesay a due anni e otto mesi di reclusione, riconoscendo che già in precedenza avrebbe dovuto essere giudicata con il rito abbreviato richiesto dal suo difensore, l’avvocato Salvatore Carroccio. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina