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Gestione ex discarica di Mazzarrà Sant’Andrea, un campo minato

E' scontro tra il curatore fallimentare e il sindaco sulle prospettive

Il presidente della Regione prenda atto della «gravità della situazione» dell’ex discarica di Zuppà (chiusa dal 2014 e mai entrata nella fase post mortem) e della «delicatezza degli interessi da proteggere» e «adotti un’ordinanza di protezione civile incaricando sia della messa in sicurezza che della gestione ordinaria e straordinaria della discarica un gruppo di lavoro dotato delle necessarie competenze e risorse finanziarie».
A chiederlo è il curatore fallimentare della Tirrenoambiente, Angelo Vitarelli (che da mesi lancia l’allarme sui pericoli determinati dallo stato in cui versa, e certificati da anni da Ispra e Arpa), rispondendo alla nota con cui il sindaco Carmelo Pietrafitta ha chiesto alla prefetta Cosima Di Stani una nuova convocazione del tavolo tecnico (attivato il 18 dicembre) per la risoluzione delle procedure di messa in sicurezza del sito.
Il nodo principale è rappresentato dall’individuazione del soggetto che dovrà occuparsi «dell’esecuzione degli interventi e misure di sicurezza d’emergenza all’interno dell’ex discarica», in attesa che prenda il via il ben più ampio progetto di bonifica predisposto dal Dipartimento rifiuti e finanziato con le risorse destinate ai siti orfani.

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