«Ospedale di S. Agata di Militello non pervenuto. Il nuovo commissario straordinario dell’Asp di Messina lo ha dimenticato ?». È l’interrogativo lanciato da alcune associazioni di Capo d’Orlando e dell’hinterland dopo che nelle ultime sue dichiarazioni il commissario Giuseppe Cuccì, come asseriscono i sodalizi, «avrebbe citato per l’ appunto, gli ospedali di Barcellona, Milazzo, delle isole Eolie, di Taormina, e di Mistretta saltando a piè pari quello di S. Agata di Militello». Eppure, aggiungono i sodalizi (“Libera-mente Auser”, “Recitando e Parolando”, “Legambiente”, “Pink Project”, “Chicara”) «se c’è un presidio ospedaliero che, complici la politica e l’ assenza di una adeguata programmazione aziendale provinciale, è stato abbandonato, destrutturato, progressivamente smantellato, a danno del diritto alla salute dei cittadini e della garanzia dei livelli essenziali di assistenza, e che pertanto versa in una condizione di criticità strutturali e sanitarie, è proprio quello santagatese». Da qui l’appello ai sindaci del Distretto 31 «di battere un colpo, di mobilitarsi, di far sentire la propria voce ai circa 80.000 cittadini del territorio nebroideo, mettendo in chiaro le proprie posizioni sul Civico di S. Agata di Militello; di ribadire al nuovo commissario straordinario dell’Asp di Messina, che l’ospedale di S. Agata di Militello è una struttura pubblica dei Nebrodi unica ed insostituibile e tale deve rimanere». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina