L’appalto della costruzione di una nuova palestra al servizio dell’Istituto Bisazza può veleggiare verso l’avvio del cantiere. Due importanti tappe sono state toccate recentemente: la risoluzione di un contenzioso che rischiava di configurarsi come un ostacolo rilevante e l’individuazione di un operatore economico per l’esecuzione dei lavori. Sul primo fronte, si è conclusa positivamente la controversia tra Palazzo Zanca e la Sa.Ma. Costruzioni srl relativa alla titolarità di un terreno alle spalle della scuola. La problematica scaturiva da un decreto di esproprio risalente al lontano 1981, allorché il Comune di Messina espropriò diversi terreni in località Annunziata, tra cui quello su cui è stato realizzato il Bisazza. Successivamente, alcune porzioni delle particelle espropriate – tra le quali figurava anche lo spazio posto alle spalle della scuola – furono oggetto di frazionamento e di cessioni dagli originari proprietari espropriati (ormai privi di diritti sui beni) ad altri (tra cui la Sa.Ma. Costruzioni). Il nodo, però, è emerso solo nel 2022, allorché è stato varato il progetto per la costruzione della nuova palestra da parte della Città metropolitana di Messina (titolare del diritto d’uso sulle aree). Solo in tale occasione, è venuta a galla una discrasia tra i dati documentali, in quanto si è scoperto che il terreno non risultava più essere (formalmente) di proprietà del Comune che, invece, lo aveva regolarmente espropriato in data antecedente la vendita. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina