Verona Trento e Archimede sono le due scuole che hanno ottenute le performance numeriche più rilevanti, ma sono anche fra quelle che sono alle prese con qualche nodo di edilizia scolastica.
Il Verona Trento, l’istituto tecnico, con 1.762 studenti complessivi per il prossimo anno scolastico, è la scuola con la maggiore popolazione prevista. Saranno 383 i nuovi studenti compresi i 43 del serale. E anche questo è il dato più alto di tutta la provincia. Ovviamente non sono i numeri delle “presenze” in classe a fare la qualità di una scuola, ma testimoniano la fiducia delle nuove generazioni in quell’istituto e in quel corso di studi.
«È un risultato che ci dà grande orgoglio – dice la preside Simonetta Di Prima –. Si tratta di un lavoro che prosegue dal 2012. Abbiamo recuperato il ruolo formativo centrale del Verona Trento, dopo che lo aveva smarrito. L’introduzione del serale è stata una mossa vincente e che è stata la città a chiederci. Gli stessi genitori dei nostri studenti ci hanno chiesto di poter completare il loro percorso di formazione». Il Verona Trento quest’anno ha “riavuto” gli spazi per anni utilizzati dal Nautico. «Ci sono molto utili e le abbiamo riavute senza fare troppo trambusto. Certo, ora ci servirebbero anche quelle 5 aule della ex Fonderia che sono rimaste al Caio Duilio». Ma il plesso dell’istituto tecnologico, è oggetto di un finanziamento della Città Metropolitana da 14 milioni di euro nato con fondi ministeriali ma che, secondo le ultime notizie, dovrebbe transitare sui Fondi sviluppo e coesione regionali. Questo passaggio sta rallentando l’avvio dell’appalto integrato e difficilmente prima di aprile ci saranno novità sostanziali. Il progetto prevede la demolizione delle officine e la realizzazione di un nuovo edificio che potrebbe ospitare anche una parte dell’istituto “Caio Duilio”. L’assetto base prevede la realizzazione di 20 aule, che andrebbero al Nautico. La ricostruzione dell’intera ala che si affaccia su via Natoli, prevede anche che sorgano aule speciali, un’aula magna e, ovviamente, che vengano ripristinati i laboratori demoliti al “Verona Trento”. Il layout potrebbe essere mutato passando a 40 aule di dimensioni ordinarie.
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