Stavolta la droga la trasportava una donna, corriere quarantunenne calabrese. Il suo viaggio non è però giunto a destinazione, merito dei carabinieri, che hanno effettuato un posto di blocco – rivelatosi fruttuoso – agli imbarcaderi privati della Caronte & Tourist. L’attività di controllo dei militari del Nucleo radiomobile, guidato dal maggiore Arcangelo Maiello, risale al pomeriggio di sabato scorso, alla Rada San Francesco.
Da una nave traghetto proveniente da Villa San Giovanni sbarca una Fiat Tipo nuovo modello, al cui volante c’è una donna, che viene invitata ad accostare. L’automobilista si manifesta sempre più insofferente al controllo e il nervosismo la tradisce. Il personale operante intuisce che stia nascondendo qualcosa e, in effetti, la perquisizione veicolare lo conferma.
Nel bagagliaio, in particolare nell’alloggiamento riservato alla ruota di scorta, sono riposti tre panetti di polvere bianca, per un peso complessivo di oltre tre chilogrammi. I successivi esami di laboratorio condotti dal Reparto investigazioni scientifiche di Messina riveleranno che si tratta di cocaina, “ roba” pronta a inondare piazze di spaccio. La donna è sottoposta a fermo e portata in caserma, dove vengono effettuati ulteriori accertamenti sul suo conto. I carabinieri scoprono che la macchina utilizzata per attraversare lo Stretto di Messina era stata presa a noleggio. Un modus operandi, questo, ormai consolidato. Un “must”, per evitare qualsiasi collegamento tra mezzo di trasporto e proprietario. Uno stratagemma che però a volte non funziona.
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