E' morto Nino Spanò, 51 anni, l'operaio vittima di un incidente sul lavoro a Montagnareale il 20 dicembre. Dopo due mesi di agonia il cuore del 51enne ha smesso di battere. L'uomo, secondo una ricostruzione dell’accaduto, a dicembre stava effettuando alcuni lavori di carpenteria in uno stabile in fase di costruzione in pieno centro cittadino, a pochi passi dalla chiesa di Santa Caterina. L'operaio avrebbe perso l'equilibrio, per ragioni ancora sconosciute, cadendo di spalle da una impalcatura posta a circa tre metri dal suolo e battendo violentemente la testa sull'asfalto. A prestare i primi soccorsi erano stati alcuni cittadini di Montagnareale, che avevano notato un uomo a terra e col volto insanguinato. Immediato il trasporto in ambulanza al Pronto soccorso dell’ospedale “Barone Romeo” di Patti dove gli sono state prestate le prime cure. Da qui l'operaio era stato trasferito d'urgenza al Policlinico di Messina in ragione del grave quadro clinico delineato dai sanitari del nosocomio pattese. Oggi la morte.
Oliveri sotto shock
La notizia della morte di Nino Spanò, ennesima vittima di un incidente sul lavoro, ha lasciato sgomenta l’intera comunità oliverese che si è stretta attorno alla famiglia dell’operaio 51enne. In molti a ricordare “Piras” sorridente sui social, tra cui gli amici della Pro loco, «Quelle notizie che non vorremmo mai che arrivassero. Quelle notizie che ci lasciano senza fiato, senza una spiegazione, che ci lasciano così… senza un perché … Dove il silenzio ci accomuna, per dare forza alla sua famiglia, ai suoi due piccoli e alla moglie. Tutto il gruppo Pro Loco Oliveri si stringe al dolore della famiglia Spanó in questo momento delicato». Cordoglio espresso anche da parte dell’amministrazione comunale, «Tutti noi ci stringiamo al dolore della famiglia Spanò - Calabrese, per la prematura scomparsa di Nino. Ci piace pensare che "Piras" stia già organizzando una partita a scacchi».