«Tanto movimento non si vedeva dai tempi della costruzione dell’autostrada, ma questa sembra già un’opera immensa e rispetto ad allora ci sono macchinari incredibili».
Da un muretto della Strada provinciale 12, a S. Alessio Siculo, un anziano osserva il cantiere per la costruzione della nuova stazione ferroviaria, uno dei principali siti dove il colosso Webuild sta lavorando per la realizzazione della nuova linea ferroviaria ad alta capacità Giampilieri-Fiumefreddo.
Un intervento tra i più impegnativi dell’itinerario ferroviario Messina-Catania-Palermo, che prevede la realizzazione di 42 chilometri di nuovo doppio binario, di cui circa 37 chilometri in sotterranea e in variante rispetto all’attuale linea, per un investimento complessivo di “Rete Ferroviaria Italiana” pari a 2,3 miliardi di euro.
A lavori ultimati, tra Messina e Catania il tempo di percorrenza sarà ridotto di circa 30 minuti. Ma bisognerà attendere almeno dieci anni.
Due i lotti in cui è suddiviso l’intervento: il primo Fiumefreddo-Taormina/Letojanni con circa 13,9 chilometri di nuova linea ferroviaria a doppio binario, compresa la realizzazione dell’interconnessione Taormina-Letojanni, la dismissione degli impianti della linea attuale fra Fiumefreddo e l’allaccio a quella storica: ad essere costruite saranno la stazione interrata di Taormina, due gallerie naturali, una galleria artificiale a Fiumefreddo e due viadotti.
Le gallerie naturali sono una a doppio binario a canna singola lunga 3,3 chilometri (Calatabiano) e l’altra a doppia canna e lunghezza pari a 6,1 chilometri (Taormina). Il secondo lotto riguarda invece il tratto Taormina-Giampilieri che si estende su circa 28,3 chilometri, dove è prevista la costruzione di 2 gallerie naturali a singola canna, 6 a doppia canna e 7 viadotti.
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