Con atto del procuratore Giuseppe Verzera e del suo sostituto Luca Gorgone, è stata disposta la conclusione delle indagini preliminari e notificata l’informazione di garanzia a due persone indagate. Si tratta di un dipendente del Comune, Pietro Maggio, 63 anni, che svolgeva le funzioni di custode e di addetto alla logistica del teatro comunale, difeso dall'avvocato Giuseppe Lo Presti; e del titolare di una ditta artigianale, la “MM Security srl”, Francesco Matteo Marchetta, 60 anni, assistito dagli avvocati Marilena Lopes e Mirko La Martina. Ai due indagati che all'alba del 22 settembre 2023 era stata applicata dai carabinieri la misura cautelare dei domiciliari, revocata dopo appena 4 giorni dal gip per la cessazione delle esigenze cautelari, si contesta in concorso il reato di tentata estorsione nei confronti della titolare di una scuola di ballo dalla quale sarebbero state pretese ulteriori somme – non previste dal regolamento comunale – per l'uso del Teatro Mandanici. Dalle indagini affidate ai carabinieri della Compagnia e dalle intercettazioni ambientali, oltre che dalle testimonianze, è emerso che i due indagati avrebbero gestito il Teatro come se fosse un bene di loro proprietà, imponendo attraverso una serie di logoranti intimidazioni costi aggiuntivi – rispetto a quanto previsto dal regolamento – per servizi mai richiesti. A prevalere contro ogni tracotanza il coraggio di una giovane donna, direttrice di una scuola di danza che ha deciso di non cedere alle indebite pressioni esercitate con pervicacia nei suoi confronti, denunciando quanto accadeva. La vicenda ha avuto origine dalle azioni del titolare della “MM Security srl, Francesco Matteo Marchetta, il quale con affidamento oneroso da parte del Comune fin dall'apertura del Teatro, ha svolto il compito di assicurare, senza ulteriori costi per i concessionari, i servizi tecnici del teatro, e del dipendente comunale Pietro Maggio che lo avrebbe fiancheggiato.