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Taormina, è scontro sulla polizia locale: il sindaco De Luca mette alla porta Munnia

Esattamente otto mesi fa lo presentava alla città, oggi avvierà la procedura per mandarlo via. Il sindaco Cateno De Luca attacca il vicecomandante della Polizia locale di Taormina, l’ispettore capo Alessandro Munnia, e decide di chiudere anticipatamente il rapporto di collaborazione che dura dallo scorso giugno in virtù di una convenzione con il Comune di Zafferana Etnea, in provincia di Catania.
Una decisione assunta ieri mattina, dopo aver letto la notizia riportata dalla “Gazzetta del Sud” in merito alla lettera inviata da Munnia a sindaco, assessori, segretario comunale e comandante, con la quale ha annunciato che, da oggi, non presterà più servizio a Taormina per il mancato pagamento di oltre 400 ore di lavoro straordinario e dei rimborsi delle spese di trasferta da Zafferana Etnea, anticipando la decisione di revocare il consenso alla convenzione, in scadenza il 31 maggio, e di non prorogarla.
«Vorrei capire come il vicecomandante, un dipendente comunale, si permetta di fare una pressione del genere nei confronti del sindaco e dell’Amministrazione, della serie “se non mi paghi me ne vado” - ha detto ieri mattina De Luca - adesso verificheremo chi abbia autorizzato le ore di straordinario fatto in più che non si poteva fare e mi chiedo quale contratto collettivo preveda che al lavoratore debbano essere rimborsate le spese per raggiungere il luogo di lavoro da casa propria. Ma dove siamo arrivati, si permette di scrivermi e ricattarmi?».
«Alessandro Munnia si prepari la valigia e se ne ritorni da dove è venuto - il commento al vetriolo del primo cittadino di Taormina - non ho più fiducia in lui, dovrei tenere uno che mi minaccia pubblicamente? È venuto meno il rapporto di fiducia tra sindaco e vertici della Polizia locale, che è fondamentale».

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