Non solo ospedale, pronto soccorso, reparti, medici che mancano. Il neo commissario dell’Asp 5, Giuseppe Cuccì dovrà da subito occuparsi di un’altra emergenza: quella delle prestazioni... saltate. Che è cosa diversa dalle liste d’attesa, ma rovescio della stessa medaglia.
Ci spieghiamo meglio. Accade che un cittadino prenoti una visita e sia costretto, prima mortificazione, a dover attendere mesi, forse anche un anno per ottenerla. Ma la vera beffa riguarda il secondo aspetto, ovvero il rinvio della stessa prestazione pochi giorni prima della data fissata. Qualsiasi possa essere la motivazione è inaccettabile. E purtroppo quello che sta accadendo ormai da tempo a Messina, si verifica anche a Milazzo e nel comprensorio tirrenico come lamentato da molti cittadini sempre più esasperati perché costretti a ricorrere alla sanità privata sborsando ingenti somme. Come Anna Maiorana. «Mia madre aveva bisogno di esame specifico, ma dopo aver atteso 13 mesi, due giorni prima mi hanno chiamato per cancellare l’esame invitandomi a riprenotarlo. Quando ho chiesto i tempi mi hanno solo detto un paio di mesi».
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