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Messina, il viale degli incidenti e quei sovrappassi mai realizzati

Sul viale Boccetta accade ormai da decenni e nessuno ha mai fatto nulla per provare a cancellare questa vergogna che tanto dolore ha creato ai familiari di troppe vittime

Un uomo non può morire una mattina di febbraio mentre attraversa la strada per andare a comprare le arance mentre la sua adorata moglie lo guarda dal balcone. Non può. È stato straziante. Ma sul viale Boccetta accade ormai da decenni e nessuno ha mai fatto nulla per provare a cancellare questa vergogna che tanto dolore ha creato ai familiari di troppe vittime. In passato hanno perfino inscenato dei consigli comunali aperti, lì per la strada. Ma all’atto pratico tutto è rimasto come sempre, cioè senza alcun intervento concreto. Sul Boccetta, l’attraversamento dei pedoni che s’interseca con una delle aree più trafficate della città, forse la più trafficata, che d’estate si trasforma nell’area più intasata d’Europa, è stato sempre molto problematico per la velocità indotta dalla conformazione in discesa. Abbiamo realmente contato i morti su quella strada, e troppo spesso tutti se lo dimenticano. E allora, in questo putiferio di corsie preferenziali e cordoli, basterebbe rispolverare concretamente una vecchia idea poi inspiegabilmente abbandonata, ovvero i sovrappassi ad arco che tutelano i pedoni dalla strada. Ci sono in tutto il mondo. Ma da noi no. Anche questa volta però, all’ennesima tragedia, siamo quasi sicuri che non sarà fatto un bel nulla.

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