La suggestione di un’immagine per provare a scoprire come può cambiare un luogo per anni anonimo in un riferimento per la città. D’altro canto se quel luogo è stato sempre chiamato il “fosso” una gran considerazione, in fondo in fondo, non doveva averla.
Adesso quel “buco” in via La Farina può diventare un multipiano, un nodo di interscambio, un centro direzionale della mobilità cittadina. Una struttura imponente che si ergerà con cinque piani fuori terra e altri due interrati un po’ come quelli che già ospitano le auto.
Palazzo Zanca ha un progetto e i fondi per realizzare questo “silos” moderno (ben diverso dal Cavallotti che ha una struttura figlia di un tempo in cui il cemento e il suo grigiore erano più di un riferimento).
Il progetto è quello realizzato in house, cioè da tecnici interni e che ad un livello di fattibilità tecnico economica, sufficiente per poter andare, con le nuove regole del codice degli appalti, a gara con un integrato che disegnerà il progetto esecutivo e, in unica soluzione, porterà all’esecuzione dell’opera.
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