Nove anni di reclusione e cinquantaduemila euro di multa. È la condanna inflitta dalla giudice Claudia Misale, al termine dell’udienza celebrata con rito abbreviato, nei confronti di Giuseppe Spadaro, messinese di 28 anni. È rimasto invischiato nelle maglie della giustizia in virtù di una serie di reati, in primis detenzione di droga – ben 19 chilogrammi – e armi. Fu arrestato il 16 settembre scorso dalla polizia, nel corso di un controllo eseguito nel rione di Giostra. L’imputato, difeso dagli avvocati Salvatore Silvestro e Alessandro Trovato, è stato altresì dichiarato interdetto in perpetuo dai pubblici uffici. Spadaro stava uscendo dal portone di un “magazzino” al terzo piano di un edificio. Ha visto i poliziotti ed è fuggito, lanciando perfino le ciabatte per fare più in fretta. Mentre cercava di dileguarsi nel dedalo di stradine, tra le vie Pasubio e Monti Iblei, gli agenti lo hanno notato disfarsi di un mazzo di chiavi nel cortile della scuola Vann’Antò. Poi è stato fermato: le chiavi – recuperate – aprivano la porta di un alloggio in via Monti Iblei che fungeva da deposito. Dentro c’erano cinque pistole, un fucile a canne mozze, 3 chili di cocaina e altri 16 di marijuana. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina