«Una scelta non casuale, con un forte valore simbolico per rappresentare la vicinanza dello Stato a questo territorio». Si rivolge alla gente onesta di Tortorici e dei Nebrodi il procuratore aggiunto Vito Di Giorgio durante la conferenza stampa, che si è svolta nei locali della Stazione dei carabinieri di Tortorici. «Essere qui - ha detto -, significa che lo Stato è presente e continua il suo lavoro, è una presenza che va vista non solo in funzione repressiva di condotte che hanno rilevanza penale ma, soprattutto in funzione di vicinanza a questo territorio che deve essere considerato un territorio di gente onesta». «Attività come quella di oggi - ha proseguito Di Giorgio -, si realizzano attraverso l’attività certosina di investigazione portata avanti da più forze di polizia ma, possono essere realizzate anche con il contributo delle persone oneste che abitano questo territorio e che, anche alla luce dei risultati raggiunti negli ultimi anni, possono avere fiducia nelle forze di polizia e rivolgersi a loro». «C’è poi un altro significato - ha aggiunto - possiamo dire che tutte le forze di polizia sono dalla stessa parte, con obiettivi investigativi comuni, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti». L’indagine - ha spiegato - si pone in linea di continuità con l’operazione Nebrodi, ha dimostrato come quell’organizzazione mafiosa nell’articolazione dei Bontempo Scavo e dei Batanesi ha continuato ad operare anche dopo quegli arresti e con le stesse modalità documentate nel 2020», ma «c’è un elemento di novità, abbiamo dimostrato come i titoli collegati ai terreni siano stati reimpiegati con cessioni ad altri soggetti, più passaggi ci sono più diventa difficile risalire al titolare di quel titolo».
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