Vilipese, bistrattate, al centro di mille polemiche, eppure le piste ciclabili in ogni città d'Italia (e del mondo) svolgono un ruolo fondamentale nella viabilità globale e nella sicurezza. Termometri spesso di quanto i centri urbani guardino al futuro, anzi al presente, in tema di mobilità urbana.
Vero è che la conformazione geografica della città di Messina risulta essere molto particolare, una lingua di terra incastonata tra mare e monti, divisa longitudinalmente da torrenti difficilmente percorribile da nord a sud, ed anche questa risulta essere una delle grandi sfide intraprese dall'amministrazione Basile.
Il tracciato del centro cittadino messinese è stato infatti tra i principali artefici della rivoluzione viaria in atto, ed è proprio la pista ciclabile l'argomento principale della terza puntata di Me Muovo, la rubrica sulla mobilità sostenibile a cura di Claudio Costanzo.
Piedi sui pedali partendo dall'incrocio tra viale Boccetta e via Garibaldi fino al capolinea sud di villa Dante, "zigzagando" tra le auto (particolarmente pericoloso in tal senso il tratto che interessa la via Garibaldi, con diversi incroci con vie abbastanza trafficate) un'esperienza che permette anche ai cittadini di riprendere il contatto con la propria città.
E pensare che quello appena ultimato è solo una porzione dei tanti nuovi circuiti destinati ai mezzi a due ruote ecologici, in cantiere per i prossimi mesi ci soo infatti la pista ciclabile Cairoli-Stazione Fs-Passeggiata a mare (circa 4 chilometri) e la pista ciclopedonale Laguna Capo Peloro. La prima, in particolare, sarà il collegamento fisico tra le attuali corsie ciclabili del centro e l’affaccio a mare, accompagnando, di fatto, gli amanti della pedalata fino alla cittadella fieristica che, va ricordato, nel frattempo sarà riqualificata e aperta alla pubblica fruizione
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