Messina

Domenica 22 Dicembre 2024

Colpi di forbice al padre nel sonno: prosciolto dall'accusa di tentato omicidio un 24enne di Capo d'Orlando

Il tribunale di Patti

Ferì il padre con delle forbici in varie parti del corpo, ma era incapace di intendere e volere. Per questo un 24enne di Capo d’Orlando, S.I., è stato prosciolto dall’accusa di tentato omicidio. La sentenza è stata emessa dal giudice del Tribunale di Patti Andrea La Spada, a conclusione dell’udienza con rito abbreviato condizionato all’esecuzione di una perizia psichiatrica, come richiesto dall’avvocata Laura Todaro. Nella sua perizia, il consulente nominato, Antonino Milici, ha concluso per la sussistenza di una patologia psichiatrica e quindi per l’incapacità di intendere e volere al momento in cui commise i fatti, per cui non risulta dunque imputabile. Sul proscioglimento si era espressa favorevolmente anche l’accusa, rappresentata dal procuratore capo Angelo Cavallo. Il giudice ha disposto l’immediata scarcerazione del ragazzo, detenuto al Pagliarelli di Palermo, con la previsione della misura di sicurezza del ricovero in una Rems o Comunità terapeutica assistita. Il 24enne fu arrestato dalla polizia di Capo d’Orlando lo scorso 8 agosto. Il giovane, che lavorava al nord Italia nel settore informatico e rientrato in vacanza nella città paladina, aveva avuto un alterco col padre a quanto pare per l’uso di una sigaretta elettronica in abitazione. Il giovane si ferì ad una mano scagliando un bicchiere contro il genitore. Medicato al Pte, passò la serata con amici poi, rincasato poco dopo mezzanotte, aggredì il padre nel sonno, con un paio di forbici. L’uomo fu portato in ambulanza all’ospedale di Sant’Agata Militello, dove fu sottoposto a intervento chirurgico per le ferite all’addome e ad una spalla. Il figlio fu rintracciato nella notte nei pressi di un locale pubblico, in stato confusionale e con la maglietta intrisa di sangue.

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