Dipendenze e devianze giovanili in crescita sul territorio milazzese e limitrofo. È il quadro tracciato da Carmelo Genovese magistrato onorario minorile e psicologo psicoterapeuta forense alla luce della sua esperienza e delle consulenze che quotidianamente offre a privati e magistratura.
Si tratta di una situazione allarmante? Dai dati in possesso di Genovese il fenomeno è in costante crescita: «Si tratta di devianze di diversa natura che, racconta Genovese, si concentrano soprattutto nei luoghi della movida, con episodi crescenti di aggressioni, alcolismo e violenza generate da vere e proprie bande giovanili che manifestano così il loro disagio sociale». Milazzo, da sempre considerata fulcro dei movimenti quotidiani e anche turistici, rappresenta anche punto di smistamento di diverse sostanze stupefacenti tra le Eolie e la Calabria.
Ma che tipo di sostanze girano in questi momenti e quali sono le conseguenze? «Il fenomeno della tossicodipendenza è molto presente a Milazzo e anche nell’hinterland derivando da giovani con disagio educativo in ambito familiare. Soprattutto, in questo momento seguiamo il recupero di 200 ragazzi di età superiore ai venti per quanto riguarda l’abuso di sostanze stupefacenti, mentre è in aumento anche la prostituzione maschile e femminile di minori», ribadisce Genovese.
Questi sono i numeri di coloro che sono assuntori dichiarati e che decidono di curarsi o che sono in un periodo di “prova” ma poi, ci sono anche gli assuntori di droghe non dichiarati, ancora più numerosi, e che utilizzano cannabinoidi e droghe leggere ma anche nuove sostanze ancora più letali, quali droga sintetica, crack che, come utilizzo, risulta in aumento proprio sul territorio milazzese e tra i giovani.
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