Il procuratore della Repubblica Giuseppe Verzera, ha presenziato ieri in aula, dinanzi al giudice monocratico Giovanni Mannuccia, per garantire, a causa dell'improvvisa indisponibilità del pm titolare, il regolare svolgimento di un processo penale per presunta colpa medica, evitando così disfunzioni e ulteriori ritardi nel processo per il quale si è chiusa l'istruttoria dibattimentale. Infatti, nelle funzioni di pubblico ministero, il procuratore, al termine della requisitoria ha chiesto la condanna ad un anno di reclusione ciascuno, per il primario pro tempore del Reparto di Ostetricia e Ginecologia del Presidio ospedaliero di Milazzo Bruno Magliarditi e per la sua assistente, Stefania Genovese. Ai due medici si contesta in cooperazione tra loro il reato di lesioni personali gravissime ad un neonato a causa dei presunti consistenti ritardi nell'esecuzione del parto. Ritardi per i quali, secondo l’accusa, avrebbero «cagionato per colpa lesioni personali gravissime consistenti in “paralisi cerebrale infantile, epilessia generalizzata, cerebropatia da danno ipossico-ischemiso perinatale dalle quali derivava al nascituro una malattia certamente insanabile». I fatti si sono verificati il 15 dicembre 2014, il bambino ha compiuto da poco i 9 anni. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina