Una fine tragica, atroce quella di Paolo Mollica Nardo, il 42 enne scomparso lo scorso 10 gennaio e il cui corpo è stato trovato ieri pomeriggio a Contesse. Per una decina di giorni forze dell’ordine, volontari e amici e conoscenti della famiglia lo avevo cercato ovunque in città, confidando che potesse aver trovato rifugio da qualche parte e che potesse essere riportato a casa. Invece, un gruppo di ricerca composto da agenti della polizia di Stato, della polizia metropolitana e da alcuni volontari della guardia agroforestale italiana di Barcellona, ieri proprio durante una battuta di ricerca ha trovato Paolo. Ad aiutarli il fiuto del cane Hutch che ha individuato il corpo dell’uomo di Pistunina a una trentina di metri dalla spiaggia a valle del Villaggio Unrra. Era rannicchiato sotto la massicciata della linea ferrata come a cercare calore dal proprio corpo. Addosso gli stessi vestiti di quando aveva lasciato casa, nel borsello le sue medicine ma non i documenti o il telefono. Sul posto sono arrivate tutte le forze dell’ordine e anche i Vigili del fuoco. Le indagini sono state affidate alla Polizia intervenuta con la Mobile, la squadra Volante e la Scientifica. Il pubblico ministero è Annamaria Arena mentre Giovanni Andò è il medico legale che si è occupato dell’esame esterno e che effettuerà anche l’autopsia. Dalle prime risultanze parrebbe che Paolo Mollica Nardo sia morto due o tre giorni fa. Le escoriazioni trovate sul suo corpo, che non era in decomposizione, sono compatibili con la caduta dal muraglione della ferrovia. Un volo che potrebbe essergli stato fatale forse perché poi non è più riuscito ad alzarsi e, magari, chiedere aiuto. Un altro punto emerso dalle prime indagini è che Paolo non ha passato in quel punto tutti questi 12 giorni, tanto più che le ricerche erano già passate da lì senza incontrarlo. E allora dove è stato? Come si è sfamato? Ha trovato aiuto mentre decine di persone lo cercavano? Tutte domande che, forse, troveranno risposta nei prossimi giorni.