Salendo a bordo, si respira un clima più disteso del solito. Lo “Shuttle 100” della linea 1 di Atm percorre tutta la città, da sud a nord e viceversa: la prima fermata è Giampilieri Superiore, l’ultima è Torre Faro. Il nostro viaggio a bordo del bus “di punta” dell’azienda trasporti inizia con l’acquisto di un biglietto valido per andata e ritorno. Attraversiamo, dunque, la città, con l’intento di intercettare umori, opinioni ed esperienze personali di chi effettivamente sta usufruendo del super abbonamento MoveMe. Fortemente voluto dal Comune e da Atm, l’abbonamento da 20 euro annui, che consente di usufruire liberamente di bus e tram, riportato numeri record: ben 28mila le tessere consegnate da giugno scorso ad oggi, grazie alla misura inclusa nell’ambito del “Pon Città Metropolitane 2014-2020”, tra le azioni di incentivazione all’uso del trasporto pubblico locale, finanziato dall’Unione Europea. Ecco cosa ne pensano gli abbonati. Domenico, 59 anni, impiegato nei servizi sanitari di urgenza ed emergenza «Il servizio di trasporto pubblico locale è ottimo. Vivo a Torre Faro e trovo che lo Shuttle 100 sia comodissimo per raggiungere il Policlinico. Mia moglie è di Belluno e lei stessa ha notato che la città si sta impegnando attivamente per raggiungere gli standard di qualità del nord. Sono un abbonato MoveMe e, al di là della convenienza dell’abbonamento in sé, ho notato una maggiore frequenza degli autobus e più puntualità. L’unico problema che continua a persistere è dato dal traffico che c’è nelle ore di punta: gli ingorghi stradali, le auto in doppia fila e la mancanza di una corsia preferenziale per gli autobus in molte strade sono forse i disagi maggiori». Sarah, 35 anni, ingegnere «Vivo in centro e prendo la linea 1 per andare e tornare dal lavoro ogni giorno. Anch’io possiedo un abbonamento MoveMe: l’ho trovata un’occasione imperdibile. Sono marocchina e mi sono trasferita da Tangeri a Messina solo tre mesi fa. Questa iniziativa ha sicuramente alleviato il carico delle spese legate al trasferimento. Probabilmente anche se il costo non fosse stato così basso, avrei comunque scelto un abbonamento annuale. Avevo già vissuto a Messina in passato. Qui ho completato il mio percorso di studi in ingegneria. Poi sono tornata in Marocco e adesso di nuovo a Messina per lavoro. Rispetto al 2018, la città ha notevolmente migliorato il suo servizio di trasporto pubblico, e non solo. Sono contenta di essere tornata qui proprio nel bel mezzo di questi cambiamenti. Da ingegnere energetico, poi, non ho potuto fare a meno di notare i pannelli solari posti in cima ai cartelli delle fermate». Dennis, 20 anni studente «Per quanto riguarda la mia esperienza col trasporto pubblico, posso ritenermi molto soddisfatto. Ero abituato a Palermo, dove i servizi di trasporto non sono così efficienti. Mentre qui la frequenza dei bus è buona e il servizio è abbastanza puntuale. Inoltre, vivo nel complesso di case per studenti vicino al Papardo e devo dire che, negli ultimi tre anni, ho notato un aumento dei mezzi che arrivano fino ai nostri appartamenti. In questo modo è più semplice raggiungere la fermata della linea 1, che poi ci porta verso il centro città». Rita, 61 anni. Addetta alle pulizie «Sono molto grata al Comune e al servizio Atm per la tessera MoveMe. Mi sposto con grande facilità e raggiungo tutte le destinazioni che mi interessano a un costo molto basso. Se non ci fosse stata quest’offerta super scontata, non so se avrei affrontato la spesa per l’abbonamento annuale. Credo che, lì per lì, l’avrei trovata un po’ troppo costosa da affrontare tutta in una volta»- Edoardo, 18 anni, studente «Ho avuto la fortuna di ottenere un abbonamento gratuito perché vivo nelle vicinanze della mia scuola. Essendo pienamente soddisfatto del servizio di trasporto pubblico in città, non ho mai sentito la necessità di acquistare un motorino o una macchinetta. Inoltre, negli ultimi anni c’è stato un grande salto di qualità nell’erogazione di questo servizio. Tra pochi mesi mi trasferirò a Milano per iniziare il mio percorso universitario alla Bocconi. L’Università non è molto vicina alla metropolitana ma, se il trasporto di superficie sarà sicuro ed efficiente come lo è qui, allora potrò stare tranquillo». Francesco, 27 anni, infermiere «Sono di Barcellona Pozzo di Gotto, possiedo un abbonamento MoveMe perché lavoro a Messina e prendo tutti i giorni il treno per arrivare alla stazione centrale. Il servizio di trasporto pubblico, e in particolare, lo Shuttle 100 della linea 1, è assolutamente funzionale alle mie esigenze. C’è una fermata proprio davanti alla stazione, una buona frequenza dei mezzi di trasporto e il Policlinico è facilmente raggiungibile. Apprezzo molto l’iniziativa lanciata dal Comune e da Atm, in quanto azioni di questo tipo sono utili a sensibilizzare i cittadini a ridurre l’uso di auto e a rendere la città più vivibile». Antonio, 59 anni, pensionato «Mi ritengo molto soddisfatto dell’iniziativa MoveMe e del trasporto pubblico in generale. In particolare, per la frequenza dei mezzi, la loro puntualità e il QR code che ti permette di tracciare le corse da ogni fermata. Alla mia età, posso dire di aver assistito a diversi cambiamenti in città, ma quello che sta avvenendo a Messina sembra essere l’inizio di un cambiamento culturale. Indurre la cittadinanza a ridurre sprechi, emissioni e inciviltà attraverso iniziative di questo genere è come fare una “rivoluzione gentile.” Dietro la convenienza di questa iniziativa, c’è la volontà di migliorare il nostro stile vita e le nostre abitudini. L’unico appunto che farei è quello di mettere una pensilina ad ogni fermata, per ripararsi dalla pioggia».