Si conclude con 4 condanne e altrettante assoluzioni il processo di primo grado nei confronti degli imputati superstiti coinvolti nella maxi-inchiesta che nella mattinata del 16 febbraio 2018 subirono misure cautelari e di interdizione dalle funzioni professionali che rivestivano per le presunte “coperture” istituzionali che sarebbero state garantite da funzionari e impiegati comunali di Barcellona all’ex assessore Angelo Coppolino e ciò in forza del ruolo istituzionale che lo stesso assessore rivestita a Palazzo Longano fino al 23 novembre 2016. Coperture che sarebbero servite per “salvare” il posto in Giunta allo stesso assessore, al quale, il 9 novembre 2016, furono sequestrati dagli agenti della polizia di Stato i due edifici abusivi riconducibili all’ex amministratore e ai suoi familiari. Gli edifici ospitavano il “B&b Mandanici” e il ristorante “al Borgo”, ubicati lungo la via Gerone, nell’antico quartiere “Marsalini”, dove è stata anche occupata abusivamente una piazzetta comunale. Abusi che pur rilevati sarebbero stati nascosti grazie alla formazione di atti falsi effettuati durante i sopralluoghi da funzionari della polizia municipale e tecnici comunali. Ieri, i giudici del Tribunale di Barcellona, presidente e relatore Antonino Orifici, a latere Noemi Genovese e Maria Cristina Polimeni, hanno condannato Coppolini, riconoscendo il vincolo della continuazione tra i reati contestati, a 9 anni e 10 mesi, oltre al pagamento delle spese processuali.
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