Resta grave ed irrisolta, all’ospedale di Lipari, la questione del diabetologo, che non è stato sostituito dopo il pensionamento del dottor Lanfranchi e che, almeno in tempi brevi, da quanto trapela, non sarà rimpiazzato. Quindi alle difficoltà di cura dei diabetici cronici, già più volte segnalata, adesso si aggiunge anche questa “defezione”. L’Asp sta sopperendo con i due endocrinologi in servizio, che sono quindi abilitati e competenti ad intervenire sulla patologia, ma che, chiaramente, non amano fare le veci del diabetologo. In “soccorso” interviene il reparto di Medicina generale, che si è preso il carico maggiore per sopperire a questa carenza, ma la situazione è grave per i pazienti in grossa difficoltà che, quindi, si trovano costretti a rivolgersi al servizio privato. È stata rinnovata, intanto, la convenzione con l’ospedale Papardo per i cardiologi ma, così come precedentemente, continueranno a non essere presenti nei festivi: in quei giorni occorrerà affidarsi alla buona sorte e, se si fa in tempo, all’elicottero per il trasferimento, quando le condizioni meteo lo renderanno possibile. Oltre alle ormai ataviche e, purtroppo, in crescendo, carenze in tema di sanitari, occorre sottolineare il sottodimensionamento del personale infermieristico: rispetto alla pianta organica mancano 13 infermieri, secondo indiscrezioni ne potrebbero arrivare 5. All’appello mancano anche tre Oss, operatori socio-sanitari. Dopo più di un anno di attesa è arrivato a Lipari il totem per il pagamento dei ticket sanitari. Consegnato circa un mese fa, non è stato ancora attivato, a quanto pare per mancanza o ritardo nei collaudi. I pagamenti, una volta che sarà messo in funzione, saranno, comunque, consentiti solo con carta di credito o bancomat: soggetti che svolgono il servizio civile, dovrebbero supportare l’utenza nelle prime fasi di avviamento e conoscenza del macchinario.