Messina, il riscatto di quella "periferia" in pieno centro: a Maregrosso il primo passo verso la bonifica
Sarà uno dei gioielli da scoprire nei prossimi anni, forse mesi. Il lungo mare più bistrattato della città, quello di Maregrosso, sinonimo di abbandono, sporcizia e anche di attività di dubbia legalità, è in piena trasformazione. La via don Blasco che lo attraversa gli darà dignità viabilistica e lo legherà in maniera stabile a nord come a sud. Oggi il cantiere è a pochi metri da quel tratto ma presto lo “travolgerà” arrivando a sostituire anche il vecchio ponte di accesso dal lato del cavalcavia. Diverse costruzioni abusive sono state abbattute nell’ultimo decennio e ora però si è al punto di dover immaginare il reale riscatto di quella “periferia” in pieno centro. In questa ottica, è stata avviata la caratterizzazione ambientale di un grande tratto della zona che si affaccia sul litorale di Maregrosso, proprio subito dopo il viadotto del cavalcavia. È il primo atto conoscitivo che deve essere fatto per poter arrivare alla bonifica dell’area e quindi alla sua riapertura alla vera pubblica fruizione. «L’obiettivo – dice l’assessore Francesco Caminiti che ha raccolto il testimone di questa “sfida” dal suo predecessore Dafne Musolino – è quello di poter avere una spiaggia utilizzabile e di poter fare il bagno come avviene adesso al Ringo. Non possiamo dire quando, perchè dipende dai risultati delle analisi, ma quello è il focus». E i sondaggi sono terminati. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina