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Messina, il riscatto di quella "periferia" in pieno centro: a Maregrosso il primo passo verso la bonifica

Pronti fino a 5 milioni per restituire alla città una spiaggia a due passi dal centro

Il litorale di Maregrosso a Messina

Sarà uno dei gioielli da scoprire nei prossimi anni, forse mesi. Il lungo mare più bistrattato della città, quello di Maregrosso, sinonimo di abbandono, sporcizia e anche di attività di dubbia legalità, è in piena trasformazione. La via don Blasco che lo attraversa gli darà dignità viabilistica e lo legherà in maniera stabile a nord come a sud. Oggi il cantiere è a pochi metri da quel tratto ma presto lo “travolgerà” arrivando a sostituire anche il vecchio ponte di accesso dal lato del cavalcavia.
Diverse costruzioni abusive sono state abbattute nell’ultimo decennio e ora però si è al punto di dover immaginare il reale riscatto di quella “periferia” in pieno centro.
In questa ottica, è stata avviata la caratterizzazione ambientale di un grande tratto della zona che si affaccia sul litorale di Maregrosso, proprio subito dopo il viadotto del cavalcavia. È il primo atto conoscitivo che deve essere fatto per poter arrivare alla bonifica dell’area e quindi alla sua riapertura alla vera pubblica fruizione. «L’obiettivo – dice l’assessore Francesco Caminiti che ha raccolto il testimone di questa “sfida” dal suo predecessore Dafne Musolino – è quello di poter avere una spiaggia utilizzabile e di poter fare il bagno come avviene adesso al Ringo. Non possiamo dire quando, perchè dipende dai risultati delle analisi, ma quello è il focus». E i sondaggi sono terminati.

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