Ora si attende davvero la Regione. Perché alla Fondazione Lucifero la situazione continua a rimanere abbastanza confusa e chi pensava che le dimissioni di Schirò e Colosi avessero portato al naturale azzeramento del Cda non ha fatto i conti, come abbiamo riferito ieri, con gli astrusi meccanismi burocratici che caratterizzano gli uffici palermitani. Tant’è che ieri il presidente dell’Ipab, Franco Scicolone ha nuovamente chiesto ufficialmente alla segretaria Lucia Lombardo “a tutela esclusiva degli interessi della Fondazione” di convocare un consiglio di amministrazione nella giornata di lunedì prossimo alle 10,30. Comunicazione inviata anche ai due consiglieri dimissionari in quanto Scicolone ritiene, sulla scorta delle note dell’Assessorato della Famiglia che il Consiglio debba andare avanti ugualmente e sia Schirò che Colosi vanno ritenuti ancora in carica.
Un “guazzabuglio” che la Regione ha il dovere di chiarire. E a chiederlo non sono solo i diretti interessati, ma anche le famiglie dei bambini che gravitano attorno alla Fondazione Lucifero ed in particolare sono nel progetto “Gigliopoli” che sta andando avanti regolarmente, anche se dal punto di vista strettamente contrattuale non esiste alcuna copertura visto che l’ultima proroga è scaduta il 31 dicembre.
L’associazione “Il Giglio” sta proseguendo in virtù della convenzione che le assegna la gestione del parco tematico sino al 2025. Una posizione che Scicolone ha sempre contestato al punto da dare mandato agli uffici di predisporre (cosa che non è avvenuta) il bando pubblico per l’assegnazione dei servizi svolti nell’ambito del progetto “Gigliopoli”. Dall’altro lato ci sono le famiglie che hanno deciso di riunirsi in Comitato ed esprimono preoccupazione per le vicende che si stanno verificando e che – si afferma – potrebbero pregiudicare la continuità di un progetto considerato da tutti una “eccellenza” e, pertanto, unico e irripetibile.
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