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Messina, violenze atroci alla moglie: inflitti 6 anni e mezzo

Una storia che si trascina dal 2017

Il Tribunale di Messina

Una condanna pesantissima. Per un 32enne che ha letteralmente distrutto per anni la sua ex moglie con calci pugni e insulti. L’uomo ieri pomeriggio è stato condannato a 6 anni e 6 mesi di reclusione dal collegio penale di primo grado presieduto dalla giudice Monica Marino. L’accusa, la pm Anita Siliotti, aveva chiesto una pena ancora più alta a 10 anni di reclusione. I giudici come pena accessoria lo hanno condannato anche all’interdizione perpetua dai pubblici uffici e legale per la durata della pena, e hanno disposto la sospensione della responsabilità genitoriale per 13 anni. L’imputato è stato assistito dall’avvocata Daniela Chillè mentre la parte offesa, la donna, che non si è costituita come parte civile, nella vicenda è stata assistita dall’avvocato Marco Gemelli.
C’è però un profilo che va oltre il processo e forse sarebbe necessario un monitoraggio attento per il futuro. La donna, forse ancora irretita e minacciata in qualche modo dall’uomo, quando le è toccato testimoniare in aula avrebbe voluto ritrattare le accuse, ma i giudici hanno deciso di acquisire gli atti pregressi e sono arrivati alla sentenza di condanna.

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