Messina

Giovedì 28 Novembre 2024

Messina, stop all’acqua da domani a domenica. Tempi, modalità e contromisure

Stavolta si fanno per davvero. Dopo due rinvii, a dicembre e poi la scorsa settimana, i lavori sulla condotta Fiumefreddo saranno effettuati domani. A Messina previste almeno 48 ore di disagi, soprattutto per chi abita nella zona nord dove, abbiamo imparato, la distribuzione torna alla normalità più tardi che in altre parti. L’annuncio ieri a Palazzo Zanca dopo l’ultimo controllo delle previsioni meteo. Quelle avverse della settimana precedente avevano stoppato tutto in extremis, quelle favorevoli di queste ultime ore hanno fatto scattare il disco verde. Si tratta di un distacco programmato e quindi non dovrebbe cogliere nessuno di sorpresa. Questo non vuol dire che non ci sarà chi rimarrà senz’acqua, ma c’è la possibilità di contingentare i consumi e quindi ridurre il tempo con i rubinetti a secco.

I tempi e modalità

Partiamo dai tempi dei lavori per capire quando la città potrà riavere l’acqua. Alle 4 di domattina sarà interrotto il flusso idrico che dalla falde dell’Etna porta l’acqua in città. Attorno alle 8 non si sarà più acqua nella tubazione del Fiumefreddo e gli operai potranno iniziare i loro lavori. In città, quindi, la distribuzione proseguirà al massimo fino alle 9 di domani. Poi tutti coloro che abitano fra Contesse e Mortelle potranno contare solo sui loro serbatoi. Rispetto alla precedente sospensione, quella di novembre, il limite a sud è stato spostato perché, due mesi fa la “sofferenza” arrivava fino a Tremestieri che, dunque, come la zona di Pistunina avrà regolarmente l’acqua. Ma torniamo allo sviluppo della tre giorni. L’azienda che eseguirà i lavori ha chiesto 24 ore di tempo per completarli e così fino alla mattina successiva, quella del sabato, la condotta rimarrà vuota. Nel corso della mattinata la condotta verrà messa pian piano in pressione e poi tornerà a portare liquido ai serbatoi dell’Amam. Una volta che si saranno riempiti potrà riprendere l’erogazione in città. I primi ad avere l’acqua saranno gli abitanti della zona sud, perché i più vicini ai serbatoi che si riempiranno. La stima del ritorno dell’acqua corrente, al netto degli imprevisti sempre da mettere in conto, è per il primo pomeriggio di sabato. Poi pian piano l’erogazione sarà avviata nella zona centrale della città dove potrebbe essere attivata dalle 18 in poi. Nel corso della domenica il liquido tornerà anche nella zona nord dove, invece, le distanze fra i serbatoi e i vari quartieri e villaggi è più ampia. Questa è la parte della città in cui si misurerà la rapidità di ripristino delle condizioni ordinarie di erogazione. L’acqua potrebbe nella zona sud, o in parte di essa, potrebbe arrivare già domenica mattina ma l’Amam, a scanso di equivoci parla genericamente della giornata del 21 gennaio.

Le contromisure

Con almeno due giorni di disagi è chiaro che debbano essere preparati una serie di supporti per la popolazione. A coordinarli il centro operativo comunale che sarà attivo nelle giornate di venerdì, sabato e domenica dalle 8 alle 24 o comunque sino alla normalizzazione dell’erogazione idrica. Al Coc e non all’Amam dovranno rivolgersi i cittadini per ogni esigenza. Il numero unico è 090-22866. Nel concreto ci saranno una serie di postazioni fisse e altre mobili. E qui l’altra novità rispetto alla volta scorsa. Perchè sono state invertite e forze prediligendo i mezzi in movimento. Saranno schierate 3 autobotti fisse alla rotatoria Annunziata, a quella di Granatari e a piazza Fazio, a Camaro. Ci saranno anche 4 rubinetti fissi negli impianti della sede dell’Amam sul viale Giostra , in Via Girolamo Savonarola, incrocio V. Onofrio Gabriele (pressi p.zza Castronovo), sul Viale Europa, pressi Ospedale Piemonte; e sul viale Principe Umberto vicino alla clinica Cristo Re, incrocio con la via Michele Amari. In giro per la città ci saranno invece dieci autobotti che l’Amam e il comune, attraverso il lavoro dell’assessore Massimiliano Minutoli, hanno ottenuto dalla protezione civile regionale e da altri comuni. In più ci saranno 13 moduli, cioè mezzi più piccoli ma utili per arrivare ovunque che renderanno capillare il servizio “sostitutivo”. In particolare per i commercianti che dovranno segnalare le criticità assicurandosi che i sistemi siano funzionanti e i serbatoi vuoti.

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