Nel corso del 2023, i carabinieri del comando provinciale di Messina hanno condotto una serrata campagna volta a prevenire e reprimere reati legati alla sicurezza sul lavoro, all'emersione del lavoro nero e allo sfruttamento lavorativo. In collaborazione con l'ispettorato territoriale del lavoro di Messina, hanno effettuato controlli congiunti nei cantieri edili pubblici e privati della provincia, come previsto da un Protocollo di intesa stipulato con la Prefettura. I militari delle 9 Compagnie Carabinieri dislocate nella provincia, insieme al Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro del capoluogo, hanno eseguito ispezioni periodiche in 31 imprese edili distribuite in diversi comuni messinesi, verificando 80 posizioni lavorative. Risultato: 15 ditte presentavano irregolarità, di cui 14 sono state sospese temporaneamente per gravi violazioni in materia di sicurezza del lavoro e impiego di lavoratori "in nero". Le irregolarità riguardavano principalmente la mancata adozione di misure di sicurezza, come protezioni contro il pericolo di caduta da impalcature e ponteggi. Complessivamente, sono state deferite all'Autorità Giudiziaria 24 persone, e sono state infligge sanzioni e ammende per oltre 360.000 euro. Nonostante il basso numero di lavoratori in "nero" riscontrato (3 su 80), la campagna di controlli ha rivelato criticità e omissioni, evidenziando la necessità di mantenere alta l'attenzione sulla sicurezza sul lavoro. Per affrontare queste problematiche, i Carabinieri del Comando Provinciale di Messina e il Nucleo Ispettorato del Lavoro hanno annunciato che la campagna di controlli nel settore edile proseguirà anche nel 2024. L'obiettivo è garantire una vigilanza costante per prevenire e contrastare violazioni che ledono i diritti dei lavoratori e mettono in pericolo la loro incolumità.