L’inchiesta sulle presunte false sponsorizzazioni alla squadra di A1 di tennistavolo, la Top Spin, adesso è chiusa. L’atto ex art. 415 bis c.p.p. è stato firmato dalla sostituta Francesca Bonanzinga, che ha coordinato l’indagine della Guardia di finanza, e dal procuratore vicario Rosa Raffa.
Sono sempre nove gli indagati, e rispetto alla valutazioni tecniche che in corso d’opera hanno effettuato i giudici del Riesame - sulla qualificazione dei reati, non sulle esigenze cautelari ovviamente -, la Procura mantiene invece ferme le proprie valutazioni sulla tipologia dei reati contestati, che sono tentata concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità, e infine emissione o utilizzazione di fatture per coprire operazioni inesistenti.
Gli indagati sono (le qualifiche si riferiscono all’epoca dei fatti): Roberto Gullo, funzionario della direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Messina, i commercialisti Antonino D’Andrea e Dario Grussu, il presidente della Top Spin Giorgio Quartuccio, l’amministratore della squadra Giuseppe Quartuccio, Pietro e Leone Mondello, titolari nei vari ruoli della Saccne Petroli Spa e Nestler combustbili, e i commercianti Simona Pagano, proprietaria di una tabaccheria, e Francesco Vinci, titolare della società che gestisce il ristorante “Toro Nero”.
Sono assistiti dagli avvocati Marcello Siracusano, Antonella Gullo, Giovanni Caroè, Nunzio Rosso, Nino Favazzo, Annalaura Musolino, Salvatore Silvestro e Diego Foti.
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina
Caricamento commenti
Commenta la notizia