Nessuna intenzione di proseguire il rapporto, con l’ordine di andare via entro due mesi.
L’Amministrazione comunale di Taormina sigla il divorzio unilaterale con l’Agenzia delle Entrate e decide di non farsi più carico dell’Ufficio periferico situato nella frazione Trappitello, aperto nel 2001, che va dunque verso la chiusura.
Palazzo dei Giurati è Comune capofila del bacino d’utenza di cui fanno parte anche Castelmola, Francavilla di Sicilia, Gaggi, Gallodoro, Giardini Naxos, Graniti, Letojanni, Malvagna, Mojo Alcantara, Mongiuffi Melia, Motta Camastra, Roccafiorita, Roccella Valdemone e S. Domenica Vittoria che, nel 2016, hanno sottoscritto un protocollo di intesa sfociato nel 2017 nella stipula del contratto di locazione tra il Comune e la “Società Immobiliare Sabato di Sabato Maria Rita e Sabato Giuseppe & C. Snc”, al canone annuo di 42.000 euro fino al 31 marzo 2023, oltre le spese di gestione che hanno comportato un costo totale di 62.959 euro. L’accordo prevede che i costi annui tra locazione e gestione siano ripartiti tra i Comuni in base alla popolazione residente e poi versati al Municipio taorminese, ma secondo la giunta della città del Centauro non sono stati rispettati i patti: «Nel corso degli anni i Comuni non hanno mai compartecipato alle spese, interamente sostenute dal Comune di Taormina - viene evidenziato nella delibera proposta dal vicesindaco Giuseppe Sterrantino - e il contratto di locazione è ormai scaduto, così come quello di comodato d’uso tra l’ente e l’Agenzia delle Entrate».
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