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Messina, la droga dalla Calabria e la "centrale" dello spaccio di Giostra: inflitti 500 anni di carcere

A Giostra sul mercato “fiumi” di cocaina, marijuana e hashish provenienti dalla Calabria

Il Tribunale di Messina

Si è concluso con 47 condanne e 8 assoluzioni per quasi 500 anni di carcere il processo «Impasse», in cui è sfociata l’operazione antidroga condotta nel 2022 dalla Direzione distrettuale antimafia di Messina contro un’organizzazione che trafficava droga e che aveva il suo quartier generale nel rione di Giostra.

Le indagini condotte dalla Guardia di Finanza hanno permesso di scoprire anche i canali di rifornimento in Calabria ed a Catania. Al vaglio del giudice per le udienze preliminari Claudia Misale era il troncone che è stato giudicato con il rito abbreviato. Sono state disposte condanne che vanno da un massimo di 20 anni fino ad 1 anno e 8 mesi di reclusione. Sono stati condannati, tra gli altri, alla pena di 20 anni Francesco Cuscinà e Giovambattista Cuscinà.
L’operazione scattò nel dicembre 2022 con 48 arresti in carcere, 6 ai domiciliari e 7 con obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

A indagini e intercettazioni si sono aggiunte le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia che hanno consentito agli inquirenti di ricostruire una fitta rete di relazioni e di affari illeciti dell’associazione che poteva vantare su stabili canali di approvvigionamento, indispensabili per garantire il costante flusso di droga di vario tipo, dalla cocaina, alla marijuana e all’hashish.

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