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Gazebo e dehors, a Messina tariffa Cup al 50% per tutto il 2024

La decisione sarà formalizzata nel corso della Giunta in programma oggi pomeriggio, ma la “soluzione” è stata trovata.
Per il 2024 non ci sarà la gratuità completa per l’occupazione del suolo pubblico. Ma l’amministrazione ha deciso comunque di garantire un supporto alle aziende che hanno, in particolar modo, posti per i loro clienti all’esterno del locale, dimezzando il canone per i prossimi 12 mesi.
Una soluzione mediana fra la prosecuzione della completa gratuità e il ritorno alla normale tariffazione che la fine della pandemia poteva suggerire.
«Sarà un ritorno per gradi» aveva detto il sindaco qualche giorno. E ieri è stata varata questa soluzione del 50% indistinto per determinate categorie che pagano la Cup.
Si tratta di chioschi alimentari, edicole, chioschi di fiori, tavoli sedie e ombrelloni e i più noti dehors e gazebo che in questi anni di gratuità si sono moltiplicati trovando il favore anche dei cittadini che in una città dal clima come Messina possono permettersi di mangiare all’aria aperta anche a Natale.
C’era una seconda ipotesi al vaglio della Giunta ed era quella di variare lo sconto in base al fatturato ma poi ha prevalso la tesi del taglio lineare del 50%. La tassa sull’occupazione suolo è stata “risparmiata” ai commercianti dal 2020 al primo semestre del 2022 per volontà del governo. Poi fino a tutto il 2023 da parte del Comune.
In bilancio la Cup vale circa 750 mila euro. Nel dettaglio le voci per le quali c’è stata prima la gratuità e ora il dimezzamento del canone valgono circa 350mila euro. Quindi alle casse comunali, diciamo, mancherebbero circa 185mila euro, che comunque non erano stati impegnati nel previsionale.

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