Tutti pazzi per i saldi... Uno spot pubblicitario che sembra ormai demodé tra i consumatori, dato che le opportunità di risparmio si trovano tutto l'anno. Tra black friday, card vantaggi, coupon e offerte svariate, la stagione dei ribassi non è più così fortemente attesa come accadeva in passato. Anche se quest'anno per gli sconti invernali, le previsioni dicono che si dovrebbe spendere qualcosa in più, nei primi due giorni di shopping conveniente, non si è registrata nessuna grande corsa agli acquisti.
«La crisi economica e il cambiamento del clima – afferma il commerciante Salvo Viscuso, titolare di un negozio di abbigliamento di via Camiciotti –, ormai non fa più freddo, purtroppo sono tra le cause del flop. Se il cappotto o il maglione in più non mi serve perché a gennaio ci sono 18 gradi, non ho motivo di comprarlo anche se costa meno. Il buongiorno si vede dal mattino e l'affluenza nei primi due giorni è stata ancora più bassa dello scorso anno».
Sul viale San Martino, il cuore del commercio cittadino, il movimento intorno ai negozi e alle vetrine allestite con i ribassi, ieri mattina giorno di festa, però, era indubbiamente maggiore del solito. Un timido segnale che i saldi non lasciano del tutto indifferenti e danno una spinta agli acquisti specialmente dopo il periodo natalizio.
Martina è una studentessa in Scienze pedagogiche, ieri è uscita per un acquisto mirato, un pigiama che le piaceva. «Sono riuscita a comprarlo tale e quale, lo stesso modello e colore che avevo visto prima, spendendo la metà».
L'attesa è finita per chi aveva adocchiato uno o più capi preferiti sotto Natale. Alessandro Frisone è appena uscito dal camerino dopo avere provato diversi indumenti. Consigliato dalla fidanzata Martina Raymo, ha voluto darsi alle spese pazze acquistando pantaloni, camice, scarpe. «Sono cliente in questo negozio, avevo già scelto alcuni capi nelle vetrine, ma ho atteso l'arrivo dei saldi, per comprare anche qualcosa in più». Grace Papalia ha fatto acquisti in una gioielleria: «Ho preso un paio di orecchini che mi sono piaciuti. Credo che gli sconti possono essere un vero affare, ma lo sono principalmente per le grandi catene commerciali che partono già con offertissime del 50 o 70 per cento».
Francesco Scattareggia è fuori dal negozio dove è appena entrata la moglie Damiana Petrelli che dice: «Nessun affanno né corsa agli acquisti, assolutamente. Stiamo facendo un giro esplorativo. Gli sconti sono un'opportunità ma che dura poco».
È di ritorno da un negozio Giovanna Filocamo. Ha cambiato una maglia acquistata per la figlia che studia a Milano: «Ho approfittato subito dei prezzi convenienti, spendendo circa trecento euro. Avevo già notato alcuni articoli e sono andata a colpo sicuro». Giusi D'Argenio, docente di Storia e Filosofia al liceo classico La Farina, ha approfittato dell'ultimo giorno di vacanza per fare un giro esplorativo e, perché no, anche qualche acquisto: «Non sono una patita dei saldi, voglio precisarlo. Compro quando ho necessità. In questi pacchi ci sono alcuni regali per i miei nipoti che ho preso per la Befana».
È appena uscito da un negozio di preziosi il giovane Antonio. Sorridente e soddisfatto di ciò che ha appena acquistato: «È un anello, una sorpresa per la mia fidanzata». Per il commerciante Antonino Marsala gli sconti non fanno la differenza negli affari: «C'è il solito andamento, è l'effetto della crisi ma anche dello shopping on line che si è ormai accaparrato una grossa fetta di clientela».
Intanto, continua a guadagnare consensi l'isola pedonale, che ormai viene promossa pure dai commercianti: «Il crollo delle vendite – dicono quasi tutti – non dipende dalla strada chiusa. La gente non compra perché non ha soldi, mentre i giovani se ne vanno facendo abbassare i consumi».
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