A metà del mese il Comune, o più probabilmente la Patrimonio Messina, avvierà una campagna di verifica di tutti i passi carrabili della città. Una revisione mai fatta prima e che dovrà dare il nuovo punto zero di questo servizio che sembra “abusato”. Sono 1200 i passi carrabili registrati in città, ma un’autorevole stima (in città metropolitane sono il 3% del numero dei nuclei familiari) parla di almeno 3000 segnali piazzati, con un evidente gap di legittimità. Strada per strada saranno geolocalizzati i passi carrabili e poi verificata la registrazione e il saldo del canone. «Cominceremo da quelli registrati – dice l’assessore Cicala – e poi passeremo a quelli “fantasma” . Ma un altro dato interessante, a proposito di tributi è quello legato al saldo più o meno puntuale di Tari e Imu. Secondo gli ultimi dati in possesso dell’ufficio Tributi e che si riferiscono ai più recenti trascorsi, su oltre 110.000 utenze fra domestiche e non domestiche, solo il 50% paga la Tari con puntualità, per intenderci entro la scadenza dell’ultima rata che adesso è diventata la fine di gennaio. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina