Messina

Domenica 13 Ottobre 2024

E' scontro tra Musolino e Messina Social City sulla cena a "Fratelli Tutti". L'azienda replica: "Solo speculazioni"

Il cenone della discordia. L'attacco è della senatrice Dafne Musolino che dopo aver lasciato il gruppo De Luca ha preso a picconare l'Amministrazione comunale e i suoi derivati (verrebbe da chiedersi se i problemi sono nati tutti oggi, dopo l'addio). E così questa volta è toccato alla Messina Social City, finire nel mirino. L'attacco della senatrice di Italia Viva è pesante e riguarda il cenone di Natale servito agli ospiti del "Fratelli tutti" la casa d'accoglienza gestita dall'amministrazione comunale: "Sono le 22:00 del 24 dicembre e nella struttura comunale di Collereale viene servito il cenone di Natale, che è quello che vedete nella foto. Pasta fredda, pomodori e mozzarella tutto regolarmente imbustato come sempre. Che tristezza vero? Sicuramente molti di voi penseranno che non può essere vero, ma si sa, la società moderna dichiara di volere combattere la povertà ma più spesso combatte i poveri! Nel silenzio indifferente delle istituzioni cittadine, che non provano neppure a chiedere scusa per questa cena fredda e soprattutto arida, abbiamo assistito alla inaugurazione della fontana danzante dal costo astronomico di oltre duecentomila euro". Sin qui il primo affondo, poi seguito da altri: "A pochi giorni infatti dal “ricco cenone natalizio di Collereale”, l’Amministrazione si è superata: prolungamento degli orari del tram e dello Shuttle fino a tarda sera e richiamo in servizio della Polizia Municipale con revoca delle ferie già concesse, oltre al giusto compenso per uno dei gruppi musicali più longevi d’Italia. Perché apparire al giorno d’oggi per certa politica è immensamente meglio che essere e i poveri, forse, nemmeno votano, dovendo pensare a sopravvivere... I romani, grandi conquistatori e amministratori, ammansivano il popolo con il famoso panem et circenses. Ma qui vi siete dimenticati il panem, che è di gran lunga più importante di qualsiasi spettacolo circense".

La replica di Messina Social City

Immediata la risposta della Messina Social City che fornisce la sua ricostruzione: "Fratelli Tutti è un posto sicuro, un luogo che la Messina Social City ha fortemente voluto e trasformato in una vera dimora per molti fragili, un luogo in cui quotidianamente vengono tradotti in realtà percorsi di autodeterminazione per permettere a uomini e donne di riappropriarsi della loro vita, un luogo in cui 13 nazionalità convivono in armonia con un costante scambio culturale e umano che fa della diversità un valore aggiunto, un luogo che accoglie 60 ospiti invece di 25, un luogo aperto 24 ore su 24, un luogo che eroga pasti a colazione, pranzo e cena, un luogo in cui l’equipe multidisciplinare dell’azienda si interfaccia con operatori di diverse realtà territoriali. Fratelli tutti custodisce gelosamente centinaia di storie di vita vissuta di chi per un giorno, una settimana o solo qualche ora vive i nostri spazi. L’attacco di oggi alla Messina Social City non colpisce la Presidente, il Consiglio d’Amministrazione, colpisce tutta l’azienda, l’Amministrazione Comunale! Colpisce ogni area dei nostri servizi, colpisce il personale tutto, colpisce chi giornalmente beneficia di un servizio. L’impegno quotidiano dei tanti operatori che si spendono con professionalità, amore e dedizione per migliorare la qualità di vita degli ospiti non può essere minato da una polemica strumentale, cavalcata incomprensibilmente anche da esponenti politici che non hanno mai mostrato interesse nel conoscere e vivere le nostre strutture. Le notizie vanno riferite per quelle che sono e non strumentalizzarle a beneficio di chi vuol far apparire la Messina Social City poco trasparente e poco presente sul territorio. Che tristezza leggere, o meglio definire i poveri un “comparto”!" I vertici della partecipata spiegano poi la scelta. La cena era stata preceduta da un aperitivo di Natale: "La vergogna del cenone del 24/12/2023! Il 24/12/2023, alle 18 a Fratelli Tutti è stato servito agli ospiti un aperitivo con degustazioni tipiche del Natale, pubblicizzato già il 20 dicembre nell’ambito del cartellone degli eventi natalizi organizzati dalla Messina Social City. Senza contare che quotidianamente “il comparto poveri” degli ospiti di Fratelli Tutti è seguito con diete personalizzate che tengono conto di eventuali patologie, esigenze religiose, sempre nel rispetto di una sana alimentazione. La Messina Social City lavora costantemente con professionalità a supporto delle vulnerabilità rispondendo in maniera puntale e attenta alle esigenze dell’intera comunità. Oltre 5300 persone raggiunte dai nostri servizi, oltre 1.000 risorse umane, 21 strutture operative su tutto il territorio comunale; il processo di intervento sociale rischia così di essere semplificato attraverso i numeri che oggi, viste le recenti notizie di stampa, l’Azienda ha il dovere di rappresentare, ma dietro ogni numero come già detto, potremmo raccontarvi le storie, le trame della vita che si intrecciano con le politiche sociali della nostra città, la cui bellezza non riusciamo a descrivere a parole ma con l’impegno e la professionalità che i nostri operatori impiegano giornalmente attraverso le narrazioni di vita incontrate. E se vergognarsi significa aver servito una cena come è già stato fatto per 365 giorni, forse diversa dal luogo comune, ebbene si, ce ne vergogniamo! Ma preferiamo vergognarci con la certezza di aver sostenuto ogni giorno chi ci chiede appoggio anziché pavoneggiarci per un solo pranzo. Cogliamo quindi quest’occasione per invitare tutti coloro che hanno anche solo la curiosità di conoscere la quotidianità dei nostri servizi legati alla vulnerabilità sociale, a prendere parte al pranzo previsto per il 3 gennaio 2024 alla Stazione Centrale, “luogo simbolo” non solo per i beneficiari dei servizi ma anche per tutti i nostri operatori, dove non troverete telecamere ma la condivisione che contraddistingue l’agire professionale dell’azienda 365 giorni l’anno. Ma prima che la sensibilità del Sindaco Cateno De Luca ci regalasse Messina Social City tutto questo esisteva? Ma tutti coloro che fanno gli sciacalli o le sciacalle si ricordano del “comparto dei poveri” solo nel periodo natalizio per mettersi in mostra e speculare anche sulle povertà?". E poi la chiusura come risposta alla Musolino: “Sutor, ne ultra crepidam!”

leggi l'articolo completo