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Aveva travolto un motociclista a Capo Alì, rintracciato il pirata della strada

Lo hanno rintracciato nella sua abitazione di Alì. L'auto, una Fiat Brava di colore nero, parcheggiata in strada vicina ad un'officina. Ma non ha fatto in tempo a far sparire le tracce dell'incidente. La Polizia Metropolitana, al comando del commissario Giovanni Giardina, è arrivata prima. Per un 28enne di Alì, operaio già con precedenti, è scattata una denuncia per fuga, omissione di soccorso e lesioni colpose. Ad incastrarlo sono state le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona. Dopo l'incidente, il giovane è fuggito ma è stato ripreso da alcune telecamere. Le immagini, visionate dagli uomini della Polizia Metropolitano, hanno rivelato il numero di targa dell'auto e per il 28enne non c'è stato scampo.

L'incidente è accaduto alle 14,45 dello scorso 24 dicembre sulla SS 114 all'altezza di Capo Alì. L'operaio era alla guida dell'auto che viaggiava in direzione Messina quando, per cause da accertare, ha invaso la corsia opposta proprio mentre sopraggiungeva una motocicletta Honda Dominator. L'impatto è stato inevitabile. Il motociclista è caduto sull'asfalto e trasportato in ambulanza al pronto soccorso del Policlinico dove gli sono state riscontrate alcune fratture e refertato con una prognosi di 30 giorni.

Il 28enne dopo l'incidente anziché fermarsi a prestare soccorso ha accelerato ed è fuggito a tutto gas. Secondo la Polizia Metropolitana, che ha lavorato in sinergia con i Carabinieri di Alì e Scaletta, non è da escludere che il giovane fosse sotto effetto di alcol o di sostanze stupefacenti. Da qui la decisione di fuggire. Ma questo ormai non potrà più essere stabilito con certezza. Una relazione finirà nelle prossime ore sul tavolo del sostituto procuratore di turno.

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