Mentre gli occhi dell’Italia sono puntati su Messina per capire se il Ponte sullo Stretto si farà o no, c’è un’altra opera che meriterebbe lo stesso interesse e che appare ancora più centrale per lo sviluppo immediato della città. Ci accorgeremo dell’importanza del nuovo Porto di Tremestieri, solo quando sarà attivo. Solo quando dispiegherà i suoi effetti sul resto di un territorio che beneficerà di una struttura che sarà capace di alleggerire il peso del traffico in città, che restituirà uno spazio prezioso come l’area della rada San Francesco alla fruizione sociale e che valorizzerà una “periferia” quella a sud che ha bisogno anche di una vocazione diversa da quella solo commerciale.
Ma quest’opera è diventata il porto delle nebbie dell’Isola. E ci vorrebbe proprio commissario Maigret, per scoprire perché questa terra debba ancora aspettare chissà quanto tempo per vedere realizzato il nuovo approdo, non di Messina, ma di tutta l’isola. Anzi quello del primo porto d’Europa per movimentazione di passeggeri con quasi 10 milioni di transiti l’anno. E oggi potrebbe essere un giorno di svolta perché potrebbe esserci il nuovo soggetto deputato alla sua costruzione, al netto di una rincorsa ai fondi che non è ancora finita.
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